Aiforart ha preso parte alle consultazioni sul tema del Codice dello Spettacolo che si è tenuto a Roma presso il Ministero della Cultura in data il 18 ottobre 2023. Aiforart ha partecipato con un intervento del Presidente Angela Maria Gidaro.
Clicca e scarica l’intervento del Presidente AIFORART, dott.ssa Angela Maria Gidaro
AIFORART, in quanto associazione che si occupa della formazione delle nuove ed estremamente talentuose leve delle arti performative nel nostro Paese, reputa che l’occasione offerta al Governo dalla Legge 15 Luglio 2022, n. 106, recante “Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo” possa rappresentare un punto nevralgico di snodo per offrire, attraverso l’attività legislativa e l’emanazione di norme primarie, una prospettiva seria e concreta alle nuove generazioni.
Siamo estremamente persuasi che il Governo ed il Parlamento, difatti, nell’opera di coordinamento e riordino delle disposizioni legislative vigenti, nonché di quelle regolamentari adottate in materia di attività, organizzazione e gestione delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, dei Teatri di Tradizione, delle I.C.O., delle Istituzioni di produzione e circuitazione, possiedano la giusta sensibilità per introdurre nel testo unico normativo che chiamiamo “Codice dello Spettacolo” norme che imprimano una consistente svolta a beneficio dei nuovi concertisti, attori, danzatori, cantanti lirici, direttori d’orchestra, compositori, e giovani performers di Musical e Circo Contemporaneo: alludiamo, precisamente, ai luminosi talenti italiani di età ricompresa tra i venti e i trentacinque anni che si formano, e che si sono formati, nelle strutture d’eccellenza nazionale che AIFORART rappresenta.
La proposta di AIFORART, nell’ambito di una discussione seria, propedeutica al licenziamento dei decreti legislativi previsti dalla Legge Delega 15 Luglio 2022, n. 106, i quali dovranno confluire nel c.d. “Codice dello Spettacolo”, intende rivolgersi alla concreta adozione di misure per agevolare l’inserimento dei giovani performers di talento all’interno dei programmi di spettacolo, che incidano normativamente almeno del 25% sul criterio che determina quella che viene denominata “qualità artistica” di ogni singola istituzione beneficiaria del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo.
E se davvero crediamo con forza nel determinare l’innovazione di uno strumento come l’ ”Osservatorio Nazionale dello Spettacolo”, che nacque per effetto del combinato disposto dell’articolo 5 della Legge 30 aprile 1985, n.163 e dell’articolo 11 del D.P.R. 26 novembre 2007, n.233 con l’obiettivo di fornire al legislatore uno strumento di monitoraggio sul settore dello Spettacolo, introducendo venti “osservatori regionali dello spettacolo” a supporto di quello nazionale, AIFORART è pronta a collaborare e a sedersi ad un tavolo nazionale e supportare lealmente il Governo.
Ma tutti dobbiamo fare uno sforzo per comprendere ora, senza più rimandare ad un incerto “futuribile”, che non è possibile tenere insieme il principio dell’estensione della fruizione da parte di nuovi strati di cittadinanza di ciò che mettiamo in scena, avendo di mira l’ambizioso traguardo di quella che chiamiamo “educazione permanente” del pubblico, se non saremo in grado di inverare l’obiettivo più urgente: CONNETTERE NORMATIVAMENTE il protagonismo dei giovani, poderosi talenti italiani tra i venti e i trentacinque anni su tutti i palcoscenici delle istituzioni di produzione, all’interno di un nuovo “Codice dello Spettacolo” che vincoli queste ultime all’utilizzo del criterio qualitativo di tributare il congruo spazio espressivo a chi formiamo con tanta passione e dedizione alla durissima disciplina richiesta per l’eccellenza nelle arti performative.